L’industria del cinema non si è fermata neppure durante il lockdown “e ha ripreso velocemente il suo percorso. La sempre più stretta correlazione tra produzioni cinematografiche e televisive, la molteplicità delle piattaforme, hanno aperto strade nuove, che le professionalità del cinema sono riuscite a utilizzare con grandi risultati. L’ampio comparto dell’audiovisivo – un’industria che produce immagini e cultura – costituisce uno dei motori dell’economia nazionale. Non si deve mai aver paura dell’innovazione. Occorre però governarla, non esserne interpreti inerti e passivi”.
Nonostante la ripresa del settore il presidente Mattarella ha sottolineato alcuni problemi, tra i quali “vi è quello che riguarda le presenze nelle sale cinematografiche. Purtroppo non sono soddisfacenti, e anche il confronto con Paesi vicini ci vede indietro. Occorre attenzione. Le sale – i tanti nostri ‘Nuovo Cinema Paradisò – rappresentano un patrimonio di socialità. Il nostro talento continua a essere apprezzato ovunque. Il gusto e la qualità italiane hanno nel cinema, con le sue radici e le sue icone, un grande propulsore. Le istituzioni sono quindi chiamate a sostenere la cultura nelle sue diverse espressioni. Promuovere cultura vuol dire anzitutto promuoverne la libertà”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).