Per quanto riguarda il conflitto in Medio Oriente, “siamo coloro che per primi hanno detto che la soluzione dei due popoli e due Stati è quella che va nella direzione di una pace giusta, non dimenticando che il 7 ottobre si è consumato uno dei peggiori atti terroristici contro Israele con l’attacco di Hamas”, ma “la reazione è diventata spropositata. Con il ministro Tajani siamo impegnati in tutti i tavoli internazionali per favorire questo processo, che però può trovare compimento soltanto se anche da parte della Palestina si mettono all’angolo Hamas e coloro che esprimono il peggior terrorismo del 21esimo secolo”. In Ucraina, sottolinea, “non c’è alcuna possibilità che l’Italia invii i propri soldati e che armi italiane possano essere usate contro la Russia sul suolo russo. Sappiamo che l’Ucraina va difesa da un’invasione che è stata manifesta, contro la quale chiunque crede nei valori di libertà e democrazia dell’Europa deve alzare un argine”, ma “non bisogna favorire in alcun modo quella escalation anche ‘semanticà come fa a Putin che minacciava il ricorso alle armi non convenzionali. Siamo per la pace, però bisogna essere in due e non bisogna dare in modo a chi in questo momento occupa l’Ucraina di avere qualsiasi pretesto per alzare ancora di più la posta”, conclude.
(ITALPRESS).
Foto Italpress